mercoledì 6 ottobre 2010

Tex numero 600


Ci siamo. Siamo arrivati al fatidico numero 600 di Tex gigante.
Come nella migliore tradizione si tratta di un albo interamente a colori e che contiene una storia completa, così come tutti i numeri cento di Tex.
E come quasi tutti i numeri cento in copertina c'è Tex in primo piano.
Si tratta in realtà del settimo numero tutto a colori di Tex, le sei centinaia sono accompagnate dal numero 575 che festeggia i sessant'anni di vita del nostro protagonista.
Certo oggi con le ristampe di tutti i Tex a colori in formato più grande, si è perso il gusto di un numero 100 a colori ma ricordo che anni fa era sempre un'avvenimento speciale per noi lettori di vecchia data e forse lo è anche oggi.

La storia (I Demoni del Nord) è abbastanza avvincente, anche se come in tutte le storie limitate ad un solo albo, lo sceneggiatore ha dovuto tagliare molto nella descrizione e nei dettagli; forse la storia non è troppo originale ma è comunque rivisitata in maniera da conquistare efficacemente i lettori.

Ora il dilemma rimane quello: continuare a comprare i fumetti pur non sapendo più dove metterli o smettere come avevo promesso anni fa?
non credo di farcela....
temo ... dovrò trovare nuovo spazio...

A presto per un nuovo commento su Tex.

Mario

Amarcord dei fumetti anni 60 e 70. Parte 2 ALEM







Dicevamo di Alem, per l'esattezza Alem Auriga, della casa editrice Pubbligamar di Milano dell'Amministratore unico Mario Pinzi.
Mi sono impegnato di più e dopo un pomeriggio passato a cercare tra scatoloni e vecchi fumetti ho per lo meno ritrovato i primi 6 numeri di questo fumetto, uscito dal gennaio 1971.
Purtroppo non ho ritrovato il numero 7 in cui compariva per la prima volta un altro personaggio del fumetto, Transformic, l'omino piccolo, con il costume nero, che cambia facilmente le sue sembianze.
Ad ogni modo il nostro protagonista, Alem, fortissimo anche se piccolino grazie alla cintura magica ereditata dal nonno e dono del dio Marte, assieme ai suoi due amici, accorre (lasciando la sua amata residenza "fuori Trastevere!!") ogni qual volta l'imperatore Aureliano (detto "zuccapelata") e Roma hanno bisogno di lui.
Le storie sono ambientate nel secolo terzo D. C. con l'Impero romano soggetto a grandi pressioni da parte dei Barbari, che minaccerebbero addirittura da vicino la stessa Roma.
Ma Alem, Onass (fortissimo e distributore di pugni in testa, che ricorda molto Obelix) e Cassius (donnaiolo e giocatore di dadi), forti valorosi e audaci sono sempre pronti ad intervenire in aiuto del loro Imperatore, malaticcio, debole e angustiato dal pericolo barbarico, a scacciare i Barbari, in particolare gli Ostrogoti di Cracopio, umiliando sopratutto suo figlio Gunter, grosso ma poco intelligente che viene puntualmente umiliato e bastonato sopratutto da Onass e il suo luogotenente il piccolo e sciocco Sberlovic.
Certo le storie sono abbastanza banali ma ci sono nel fumetto anche dei simpatici tentativi "culturali" soprattutto nei primi numeri per esempio in alcune citazioni in latino ("o tempora o mores", o "cave" e così via, frasi tratte da personaggi del fumetto) oppure nella pagina interna diciamo "culturale" su "Usi e Costumi" dove si parla di Ludi (gladiatorii e circenci) di Corse coi carri, del Trionfo nell'antica Roma, della condizione della donna a Roma e così via, pagina che purtroppo sparì ben presto per lasciare spazio ai disegni dei lettori dedicati ai protagonisti del fumetto o alla pubblicità di altri fumetti e degli abbonamenti; purtroppo tutto ciò che è legato alla cultura anche nei fumetti viene ben presto "sostituito" da altro.
Ad ogni modo i personaggi sono simpatici e le storie leggere si leggono con facilità.
Il fumetto nella migliore tradizione dei fumetti degli ani 70 alterna una pagina colorata ad una in bianco e nero ed è simpatico evidenziare le incongruenze e i cambiamenti che capitano tra un numero e l'altro (per esempio nell'ultima di copertina viene sempre riportato il disegno di un nuovo protagoista ma non sempre ne viene riportato sotto il nome).

La prossima volta che avrò occasione di parlarVi di fumetti anni 60-70 Vi parlerò di un altro fumetto che mi piaceva leggere da bambino, la scelta è ampia....forse "il Mago", forse "Jonny Logan", forse "il Cavaliere Sconosciuto", chissà.

A presto Mario

sabato 2 ottobre 2010

Amarcord dei fumetti anni 60 e 70. Parte 1



E' molto tempo che non scrivo qualcosa di nuovo sul mio blog di fumetti e allora quale miglior momento per ripredere e ricordare tanti vecchi fumetti che negli anni 60 e 70 nascevano con estrema facilità e velocità e che con altrettanta velocità sparivano dopo pochi numeri o al massimo qualche annata.
E sì, a fianco dei vari Tex, Zagor, Alan Ford o super-eroi Corno/Marvel dalla lunga e acora oggi duratura vita si sono alternati tantissimi fumetti che riempivano gli scaffali dei giornalai i quegli ani e che da tempo non si affacciavano alla mia memoria.
Questa estate ho avuto l'occasione di ritrovare nell'appartamento del mare, alcuni di questi fumetti che compravo quando ero bambino magari dai ragazzi che li vendevano sulle stradine verso la spiagge o dal giornalaio anche nelle famose vecchie "buste" e mi sono reso conto che di molti di questi fumtti avevo dimenticato anche l'esistenza: Olac (o Olak a seconda degl editori che si sono succeduti negli anni 60 e 70) il gladiatore, Karl il Vichingo, Tiramolla, Akim, il Piccolo Ranger, il fumetto "Urka", raccolta di diversi personaggi, i mitici "Sdragoli" draghetti che convivevano con moderni abitanti di Camelot, di cui possiedo ancora il numero uno, seguito da pochissimi numeri a quanto mi risulta,per non parlare dei fumetti di guerra, delle "riviste a fumetti" patinate come il Monello e l'Intrepido o ancora dei tantissimi fumetti erotici e dei terribili fumetti di cronaca nera (che ho sempre trovato veramente brutti e violenti).

Di questi fumetti "minori" non ritengo facciano parte altri fumetti, come Comandante Mark, Blek Macigno e Capitan Miki, che anche se sono scomparsi dopo qualche anno dalle edicole ancora oggi vengono ristampati, hanno un loro mercato florido, è facile trovarne ancora dei numeri nei rivenditori di giornalini usati ed è facile reperire notizie su di loro nei principali siti Internet.
No io parlo di fumetti che in pochissimi ricordano e di cui si trova molto poco anche su Internet
Uno dei miei fumetti "minori" preferiti, di cui avevo parecchi numeri che al momento non ho ritrovato e nella cui ricerca mi dovrò impegnare di più, era poi il Romano Alem, stupenda risposta al francese e gallico Asterix.
Affiancato dai suoi due amici Cassius e Onass, nonostante il suo fisico non particolarmente atletico(come Asterix in fondo, qualcuno ha sostenuto che assomigliasse vagamente all'Eta Beta di Topolino, con il suo grosso ciuffone), non perde occasione di umiliare i barbari, soprattutto gli Ostrogoti, capeggiati dal loro capo Cracopio, dal figlio Gunter e dal suo luogotenente Sberlovic (nome estremamente significativo per le sberle che prendeva dai tre romani).
Con tutto il rispetto per Asterix mi piaceva l'idea di un romano che prendeva a calci i barbari, invece del contrario, perchè il romano lo vedevo sciovinisticamente come un italiano contro gli invasori.
Chissà se un tale fumetto oggi sarebbe vietato nei giornalai della Padania...