domenica 21 dicembre 2014

AMARCORD DEI FUMETTI ANNI 60 - 70: KARL il Vichingo



Nell’anno 1974 le edizioni Metro, Milano, oltre a riproporre fumetti di OLAK, ripubblicavano anche il mensile KARL il Vichingo (sotto le copertine dei primi 2 albi della Metro: “La spada di Eingar” e “Selgor il Lupo”).
Il protagonista Karl il Vichingo è in realtà un sassone rapito ancora in fasce dal re dei Vichinghi Eingar dopo aver ucciso il vero padre del bimbo e razziato il suo villaggio. Eingar lo rapisce, assieme ad una donna sassone Afreda che lo alleverà, per tenerlo come suo figlio e infatti il ragazzo cresce forte e coraggioso e nel primo numero, dopo varie peripezie, che portano anche alla morte del padre adottivo, diventa il capo dei Vichinghi con cui è cresciuto.
E’ un fumetto violento nelle storie e ricco di battaglie, accompagnate da magia e superstizione, mostri e malvagità, ma anche appassionanti avventure in giro per il mondo, dove ovviamente gli eroi “positivi” si distinguono per il loro coraggio e la loro saggezza, il loro senso di appartenenza e della famiglia.
I disegni sono notevoli e anche il lettering non sfigura certo di fronte a fumetti ben più blasonati.
Il contorno al fumetto lo facevano barzellette e le storie di “Sir Munkin” e a volte qualche fugace informazione storica e culturale.

lunedì 15 dicembre 2014

Vacanza in California dal 7 al 21 febbraio 2014. Cosa non perdere - Parte terza




Difficile suggerire cosa NON PERDERE, perchè si vorrebbe vedere TUTTO.
Considerate che il percorso che scegliete avrà già determinato alcune scelte perchè se anche cambiate idea diventa difficile inserire quialcosa soprattutto se non è di strada.
Ma se qualcosa non è troppo lontano potrebbe anche essere piacevole modificare il percorso in “corso d’opera”.
Quindi Vi consiglio di prenotare alcuni alberghi soprattutto le prime 2 notti e l’ultima e qualche località che potrebbe essere molto frequentata all’interno dei parchi (ad es. una notte nella Death Valley se volete dormire in un lodge in particolare all’interno, o se partite in un periodo di alta stagione come agosto e non in febbraio come noi), ma a meno che non siate eccessivamente pianificatori tenetevi la flessibilità di qualche notte per modificare (di poco) il percorso o di permettervi un ritardo sul ruolino di marcia.

In questo nostro percorso (che già escludeva Gran Canyon, Bryce e Monument Valley, SIGH!) assolutamente RIVEDREI MOLTO VOLENTIERI:

SAN DIEGO tutta, affascinante, da Mission Bay alla Jolla, da Coronado a Old Town, con Zoo, Aquarium, Portaerei, lungomare, ecc.
JOSHUA NATIONAL PARK: meno noto ma molto bello anche per fare delle escursioni a piedi e non solo girarla in macchina
DEATH VALLEY: unica, mistica; bellissima quando siamo stati noi in febbraio perchè il caldo non da nessun fastidio (ma attenzione se ci andate in estate per le temperature elevate: fate scorta di acqua )
LAS VEGAS: pensavo non mi sarebbe piaciuta e invece anche se è una “americanata” non si può perdere nel suo genere (sia la Strip che Downtown, la città vecchia, con immancabile visita all’interno degli hotel più noti)
SEQUOIA NATIONAL PARK: originalissimo e non paragonabile ai parchi dell’Italia
SAN FRANCISCO: bellissima, da visitare il più possibile; per me
resta la più bella città degli USA anche se so che il mio giudizio non potrà essere condiviso dai molti che preferiscono New York
LA COSTA da San Francisco a Los Angeles, con tante località incantevoli anche fuori stagione: Monterrey, Carmel, il Big Sur, Morro Bay, Santa Barbara, ecc.
COSA invece NON RIVEDREI? POCO.
·        Forse solo PALM SPRINGS, che mi era comunque di strada, ricca di negozi e con la famosa statua gigante di Marylin e per chi vuole cercarle le case degli attori, cantanti, artisti, ecc. Anche qui c’è comunque un Centro Visitatori molto ben attrezzato e per chi avesse tempo una Funivia (Palm Spring Aerial Tramway), che definiscono spettacolare, dotata delle più grandi cabine capaci di ruotare su se stesse al mondo, che sale per diversi km, attraversando diversi climi e vegetazioni, con un  panorama notevole a quanto dicono (per motivi di tempo noi abbiamo rinunciato alla deviazione).
·        Forse MALIBU: zona per ricchi, dove anche l’accesso al mare sembra precluso a chi non è milionario.

Non ho elencato il famossissimo YOSEMITE NATIONAL PARK, non perchè non mi sia piaciuto ma l’ho trovato meno originale delle altre località visitate e se mai mi capitasse di tornare da quelle parti lo rivisiterei ma solo d’estate quando non ci sono rischi di neve e tutte le strade possono essere attraversate in sicurezza, Tioga Pass incluso (e se dovessi arrivarci di nuovo dal lato ovest mi guarderei bene dal preferire le indicazioni del navigatore a quelle dei cartelli stradali! Lo consiglio anche a Voi!!) .
E LOS ANGELES? Behh fate Voi. Tutto sommato ho visto poco (Hollywood e Getty Musuem) e avrei voluto vedere di più (Santa Monica, Venice, Osservatorio Griffith, Beverly Hills, ...) ma è chiaro che la visiterei di nuovo solo se avessi giorni in abbondanza da dedicare ad una nuova vacanza in zona e tempo per restare nel suo traffico terribile e imprevedibile (RICORDATEVENE il giorno della partenza se volate da qui verso l’Europa!)

COSA invece AVREI VOLUTO VEDERE? Ovviamente nei dintori e NON HO POTUTO (soprattutto per mancanza di tempo).
Avrei voluto vedere tutto con più calma soprattutto dentro i parchi Joshua, Death Valley e Yosemite (qui anche a causa di alcune strade chiuse per neve come il Tioga Pass) e soprattutto nelle città di San Diego e San Francisco (e avendo tempo da buttare Los Angeles).
Poi avrei voluto fare un giro dentro un altro enorme Parco della zona, il deserto del Mojave (o Mohave), ad ingresso libero, che occupa una zona desertica vastissima e che per problemi di tempo ho solo potuto costeggiare prima di arrivare a Las Vegas col buio.
E poi sempre in questa tappa di avvicinamento a Las vegas avrei voluto fermarmi in qualcuna delle luminose cittadine che la precedono o in qualcuno dei tanti centri commerciali che si incontrano lungo la strada (e di questi in California se ne incontrano davvero tanti; basta avere tempo di visitarli e di farci shopping!).

mercoledì 10 dicembre 2014

AMARCORD DEI FUMETTI ANNI 60 - 70: OLAK (o OLAC, il gladiatore invincibile)


 Un fumetto non certo dei più noti ma che negli anni ‘60 e ’70, anni di fervore per i fumetti, usciva  in un volumetto mensile (sopra due copertine degli anni 1966 e 1974, delle edizioni Bianconi nella collana TAM TAM e delle edizioni Metro, Milano: “Il tiranno di Roma” e “Congiura contro Fabio”).
Il protagonista è OLAC (poi diventato OLAK) un giovane schiavo britanno nella Roma imperiale che diventa un gladiatore di Roma e che si trova coinvolto in congiure, lotte civili, tentativi di invasione di Roma da parte dei Goti e così via e che riesce sempre a cavarsela grazie alle sue enormi doti atletiche al suo coraggio e alla sua lealtà a Roma, sempre accompagnato da un fido amico, il gladiatore Claudio.
Si tratta di un fumetto ben diverso da ALEM il romano che abbiamo già avuto modo di conoscere: quanto ALEM era divertente e canzonatorio, tanto OLAK sembra serio e impegnato, le sue pagine emanano una tensione continua anche se in esse emerge poi il valore e la generosità del protagonista che mette le sue qualità al servizio di Roma (e questa è forse l’unica cosa che lo accomuna ad ALEM).
La prima serie (delle edizioni Bianconi) comprendeva 15 volumi pubblicati fra gli anni 1965 e 1966. Anche questi fumetti (la collana TAM TAM) inizialmente erano accompagnati da informazioni culturali (la Piccola enciclopedia, parole incrociate, notizie storiche) che accompagnavano delle barzellette, poi col tempo come succedeva a tanti fumetti la parte culturale spariva e di contorno al fumetto restavano solo le barzellette.Nei fumetti pubblicati dalle edizioni Metro, erano barzellette e storie comiche de “La tavola rotonda” a fare da chiusura.
Non si tratta certo di uno dei fumetti più noti di quegli anni, ma sicuramente presentava spunti interessanti per l’ambientazione, le storie e i personaggi, e anche i disegni si lasciavano apprezzare per una notevole qualità.

 


domenica 30 novembre 2014

Vacanza in California dal 7 al 21 febbraio 2014. Consigli - Obblighi preliminari. Parte seconda




·        Comunicate alla Compagnia Aerea i numeri dei Vostri passaporti e dove alloggerete la prima e (meglio) anche la 2 e 3 notte negli USA. (A noi i bagagli l’Air France li ha portati nel corso della 2° notte quando eravamo già a San Diego, dopo una notte a Los Angeles ... senza bagagli...). E’ OBBLIGATORIO;
·        dovete pagare l’ESTA prima di partire (fatelo almeno una decina di giorni prima) costo 14 Usd a persona (https://esta.cbp.dhs.gov/esta/); E’ OBBLIGATORIO;
·        Vi consiglio un’assicurazione medica anche se a noi non è servita (ad es. Columbus Direct; un’assicurazione di base per 2 e per il solo perido del viaggio potrebbe venire sui 120 Euro tasse incluse). CONSIGLIABILE;
·        Affittate l’auto prima di partire. A LAX (areoporto Los Angeles) potrete prendere il bus della Compagnia con cui avete prenotato l’auto che Vi porterà direttamente agli uffici dove potrete ritirare l’auto prenotata. Noi abbiamo prenotato con AVIS (ma la scelta è ampia; scegliete quella che ha l’offerta migliore per il periodo di Vostro interesse). Non costa moltissimo: dipende dal cambio e dall’auto ma noi abbiamo pagato meno di 300 E per 15 giorni (per auto compatta ma non la più piccola: tipo Focus e ci hanno dato una Hyundai Elantra Sedan a benzina, che in Italia non si vede, tutto sommato niente male per 2 persone). Al momento del ritiro tenteranno di venderVi altre prestazioni (navigatore, seggiolino, assicurazione aggiuntiva,..): se non Vi interessa basta sempre dire di no e pagherete solo quanto già pagato con CC dall’Italia. CONSIGLIABILE;
·        Se volete essere tranquilli fate la patente internazionale (io non l’ho fatta ma non mi hanno mai fermato; so comunque di amici fermati a cui non l’hanno chiesta). CONSIGLIABILE;
·        Vi consiglio di attrezzarVi con un navigatore satellitare  ovviamente con le mappe USA. Io ho comprato entrambi spendendo circa 90-100 E per il navigatore e circa 40 E per le mappe. Affittandolo probabilmente avrei speso una spesa simile. Se volete rischiare senza .... BUONA FORTUNA! CONSIGLIABILE;
·        Se Vi perdono i bagagli ma arrivate in una grande città DON’T WORRY, non preoccupatevi, chiedete dove potete fare shopping e se trovate vicino un “Ross - Dress for Less” con 100 USD Vi fate un mini guardaroba (magliettedi marca  a 10$, Jeans di marca a 20-25; camicia a 20-25, scarpe a 25-50$, valigia di marca a 40-80$ a seconda di modello e dimensioni, poi profumi, cinture, biancheria intima, ecc, tutto di marca e a poco; sono una specie di outlet che vende cose di marca, più o meno belle, anche se probabilmente rimanenze o cose vecchie).
·        Clima: è abbastanza caldo anche a febbraio ma a costo di sembrare ridicoli portatevi un giaccone soprattutto per la sera




Vacanza in California (USA) dal 7 al 21 febbraio 2014. Premessa. Parte prima



Per una vacanza del genere per prima cosa conviene definire cosa si vuole assolutamente vedere e a cosa si potrebbe rinunciare in caso di necessità, perchè in generale si vuole vedere tantissimo ma le distanza sono maggiori di quanto ci si potrebbe attendere dalla cartina.
E ovviamente tutto dipende dalla città di arrivo e di partenza e dai giorni disponibili.
Per noi era Los Angeles in entrambi i casi e i giorni erano 15; tanti ma non abbastanza a mio parere per visitare sia la California (con Los Angeles, San Diego e San Francisco come città e alcuni parchi come Joshua National Tree, Yosemite e Sequoia), sia Las Vegas e la Death Valley, sia i parchi dell’Arizona (Monument Valley, Bryce Canyon, ecc.) e il Gran Canyon.
La nostra scelta è stata visitare le città e i parchi della California e anche la sua costa, poi abbiamo aggiunto Las Vegas e la Death Valley e abbiamo dovuto rinunciare ai parchi dell’Arizona (con la speranza di poter fare un’altro viaggio qui e poterli vedere tutti con la dovuta calma).
Alla fine il viaggio completo, nonostante i tagli, in è stato quello che è schematicamente descritto sotto (ovviamente i km alla fine sono stati molti di più di quelli che riassume goo
gle maps considerando le città gli attraversamenti dei parchi, ecc.: oltre 2.300 miglia in auto).



Quindi per prima cosa definite un percorso (DI MASSIMA! Con la possibilità di ritardare e modificare “qualcosa”) non esagerando con i km (non più di 300 km in media al giorno se non volete passare la vacanza in auto).
BUONA VACANZA!