venerdì 4 giugno 2010
TEX WILLER e i suoi Pards
Decisamente il fumetto a cui sono stato piu’ fedele negli anni. Forse per questo motivo potrei dire il mio preferito anche se non ne sono sicuro; in fonda quando ero ragazzo questa palma Tex la divideva con il fumetto di Alan Ford che forse sentivo piu’ vicino e moderno.
Ma quando, tanti anni fa, decisi di smettere di comprare i troppi fumetti che mi piacevano, avevo gia’ tutti i numeri di Tex (almeno di uno stesso formato: in prevalenza Giganti e qualche 3Stelle sparso qua e la’) mentre non era così per Alan Ford, dove alternavo originali ad albi del gruppo TNT a raccolte dell’epoca e a pochi numeri mancanti, gia’ all’epoca non facili da trovare a poco prezzo.
E forse e’ stato per il mio spirito di “collezionista", che quando nel 1997 mi sono ritrovato a Fiumicino a dover aspettare 3 ore un possibile aereo per Trieste, in lista d’attesa a causa di una prenotazione persa, e’ stato un Tex il primo fumetto che ho ricomprato dopo più di 20 anni. E da lì’ non solo non ho piu’ smesso di comprare i nuovi “Tex Gigante” ma sono andato alla ricerca dei più di 200 numeri che mi mancavano. Per mia fortuna avevo gia’ i primi numeri piu’ difficili da trovare e cosi’ è stato facile trovare i Tex mancanti, anzi non ho voluto comprarli tutti in una sola volta: ho preferito centellinare il loro acquisto, godendomelo un po’ alla volta, acquistando ogni estate 20-30 numeri in buone condisioni e leggendoli come se fossero nuove uscite. Quando l’estate scorsa ho comprato gli ultimi e’ stata quasi la fine di un’obiettivo. Ora ho raggiunto i quasi 600 Tex che mi creano qualche "problema di spazio", assieme a tutti gli altri fumetti che possiedo.
Anni fa mi ero ripromesso che avrei comprato tutti i mancanti e poi al numero 600 avrei di nuovo smesso di comprarli. Questa volta non credo avro’ il coraggio di farlo, e anche se lo spazio non bastera’ piu’, dovro’ trovare una soluzione.
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Perche’ mi piace Tex? forse per gli stessi motivi per cui a molti non piace. Perche’ non ti tradisce, perche’ e’ sempre lo stesso, sai gia’ bene o male come una storia evolvera’, cosa stanno per fare o dire i personaggi, chi reagira’ in un modo e chi in un altro, eppure non ti stanchi di leggere o rileggere le storie di Tex e dei suoi 3 pards Kit Carson, Tiger Jack e il figlio Kit Willer. Ci sono poche novita’, e’ vero, quasi nessuna trama sentimentale, nessun tentennamento o dubbio, nessun “super-problema”, solo cattivi e disonesti da uccidere o mettere dietro le sbarre, perche’ non nuocciano ai piu’ a deboli e indifesi con il contorno di altri amici che si alternano, mentre i 3 pard restano più o meno una costante di tutte le storie; ma chi legge Tex e’ contento proprio perche’ Tex e’ cosi’ e non cambia, perche’ tutti vorremmo in fondo che esistesse davvero un eroe senza macchia e senza paura che combatte le ingiustizie di qualunque tipo siano, che non fa discriminazioni per la razza, il colore della pelle, l’età, che la fa pagare a cattivi, disonesti e corrotti (non vorremmo qualcuno come Tex, oggi anche nella nostra societa’?) e che lo fa senza mai fermarsi a pensare se quello che fa e’ giusto, perche’ non ha mai un tentennamento. E inoltre lo fa senza sbagliare mai e senza perdere nessuno di “importante” (almeno dai primi numeri quando perse la moglie Lilith), garantendoci il buon esito finale. Nei fumetti di Tex, i personaggi importanti possono restare feriti, prigionieri, rischiare di morire piu’ volte in uno stesso albo, soffrire terribili pene e torture, ma non gli succederà niente di irreparabile o curabile, perche’ Tex dopo essersi salvato, salvera’ anche loro e tutto cio’ in fondo ci tranquillizza, ci permette di leggerlo senza paure e patemi d’animo, con la certezza del lieto fine che vogliamo. E chi eventualmente viene perduto in fondo non era mai insostituibile nelle storie di Tex.
Sicuramente molti lettori non sopporteranno Tex per questi stessi motivi eppure chi come me e’ affezionato a Tex non gli fa una colpa di essere un po’ “monocolore” e si accontenta di quella piccole variazioni di trama che nonostante tutto i bravi sceneggiatori riescono ad introdurre anche dopo quasi 600 volumi. Quindi in fondo non ci serve che Tex cambi, ci piace cosi’ come e’. E ci sono altri fumetti per avere novita’, complicazioni e telenovele che Tex non offre.
----L'ultima storia completa uscita in edicola----
Il nuovo numero Gigante uscito a maggio 2010, il 595, chiude una bella storia di 3 albi (dal n. 593): si parte da un fatto avvenuto anni prima e poi la trama si dipana su più fronti contemporaneamente, tingendosi di giallo (cosa abbastanza inusuale per Tex) fino a svelare la verità finale. Storia interessante e avvincente. Tex non cambia eppure un po’ di interesse in piu’ gli sceneggiatori tentano ancora di metterlo, nonostante qualche incongruenza che a volte emerge.
In questi numeri compaiono anche personaggi storici: alcuni gia' visti, come Bill Cody, Buffalo Bill (vedi per es. Tex n. 436) e altri no (come Wild Bill Hickok e Calamity Jane).
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Commenti sul post
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bravo bravissimo, evviva tex
RispondiEliminaCiao, sono anch'io un appassionato di Tex, di cui purtroppo ho perso da anni la ricca collezione che avevo da giovane.
RispondiEliminaHo trovato su emule molti numeri, e non mi dispiace nemmeno questa forma di lettura.
Tra l'altro, da poco tempo uno che ha lo stesso tuo nome " si firma by mario" sta mettendo su emule tutta una serie di numeri che si scaricano con facilità.
Se sei tu, grazie, se non lo sei, complimenti comunque.
francesco - fradall@fastwebnet.it