Nell’anno 1974 le edizioni Metro, Milano, oltre a riproporre
fumetti di OLAK, ripubblicavano anche il mensile KARL il Vichingo (sotto le
copertine dei primi 2 albi della Metro: “La spada di Eingar” e “Selgor il Lupo”).
Il protagonista Karl il Vichingo è in realtà un sassone
rapito ancora in fasce dal re dei Vichinghi Eingar dopo aver ucciso il vero
padre del bimbo e razziato il suo villaggio. Eingar lo rapisce, assieme ad una donna sassone Afreda che
lo alleverà, per tenerlo come suo figlio e infatti il ragazzo cresce forte e
coraggioso e nel primo numero, dopo varie peripezie, che portano anche alla
morte del padre adottivo, diventa il
capo dei Vichinghi con cui è cresciuto.
E’ un fumetto violento nelle storie e ricco di battaglie, accompagnate da
magia e superstizione, mostri e malvagità, ma anche appassionanti avventure in
giro per il mondo, dove ovviamente gli eroi “positivi” si distinguono per il
loro coraggio e la loro saggezza, il loro senso di appartenenza e della
famiglia.
I disegni sono notevoli e anche il lettering non sfigura
certo di fronte a fumetti ben più blasonati.
Il contorno al fumetto lo facevano barzellette e le storie
di “Sir Munkin” e a volte qualche fugace informazione storica e culturale.
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