venerdì 27 febbraio 2015

AMARCORD DEI FUMETTI: LINUS



Un fumetto SEMPREVERDE, che ha attraversato diversi decenni, senza per questo perdere la sua modernità e un suo pubblico.

Nato in italia nell’aprile del 1965, è stato diretto anche da gironalisti del calibro di Oreste del Buono e sulle sue pagine hanno scritto giornalisti e scrittori (come Umberto Eco, Michele Serra, Stefano Benni e Baricco) e disegnato personaggi del calibro di Vauro, Pazienza,  Guido Crepax e Altan.

Sulle sue pagine ha poi accolto negli anni fumetti diversi: dalle più celebri strisce dei Peanuts (da cui il nome Linus, il personaggio delle strisce) di Charles Schulz a tanti altri come Corto Maltese, Valentina, Dick Tracy, Beetle Bayley,  B. C., il Mago di Wiz, Asterix,l’Eternauta e a fumetti di Andrea Pazienza, per citare solo i più famosi.

Inoltre, forse pochi lo sanno, ma su alcuni dei suoi Supplementi anche i supereroi Marvel con i Fantastici Quattro hanno fatto la loro prima apparizione in Italia.

In tutti questi anni ha cambiato strisce, disegnatori, direttori e soprattutto dimensione e formati: da quelli grandi tipo almanacco a quelli più contenuti ad albo e così via.

Ma quello che non ha cambiato è stato lo spirito del fumetto: giovanilistico ma impegnato, divertente ma con vocazione culturale, moderno ma “d’autore”, intellettuale ma leggero. In pratica un vero cult per gli amanti del fumetto e non solo.


Oggi il fumetto sta vivendo un momento di difficoltà (purtroppo oggi la coperta e non solo quella di Linus è corta per i fumetti)  forse anche a causa della “digitalizzazione” e di internet ma speriamo che si riprenda e non sparisca del tutto dall’orizzonte fumettistico cartaceo come è successo a molti fumetti, magari mantenendo accanto ad una sua presenza “digitale” anche una cartacea.

Sopra alcune immagini del fumetto negli anni 70-80, alcuni degli anni migliori e non solo per questo fumetto.

domenica 22 febbraio 2015

Vacanze in California (USA) dal 7 al 21 Febbraio 2014 – PARTE 5 IL VIAGGIO 1a settimana



Vacanza in California dal 7 al 21 febbraio 2014.
Ma entriamo nei dettagli del Viaggio
7/2 VENERDI’: Partenza da Roma molto presto(ore 7.00) e arrivo a Parigi con ripartenza per Los Angeles un pò di corsa (e infatti i nostri bagagli NON sono partiti per gli USA con noi). Volo Air France: posti abbastanza comodi, tanti film e pranzi decenti. A parte i bagagli un ottimo volo.
Arrivo a LAX (areoporto di los Angeles) alle 13.10 locali (dopo circa 13 ore), ma per uscire dall’aeroporto si perde un sacco di tempo (file notevoli) e aggiungete la file per i bagagli smarriti al banco Air France dove ci consegnano un ridicolo kit per la notte e prendono di nuovo nota dei nostri futuri indirizzi: se Vi capita lasciategli gli indirizzi di almeno 2 notti).
Poi ritiro dell’auto (prendete alla fermata dei Bus quello della compagnia con cui avete prenotato l’auto) e poi via all’Hotel a Hollywood, non vicino ma comodo per un giretto a Hollywood Blvd, ormai il giorno dopo vista l’ora, il buio e le necessità di andare a comprare qualcosa per cambiarci e di cenare.
Prima cambio di programma: dovremo rinunciare a qualcosa di quanto ci sarebbe piaciuto vedere a Los Angeles(alla fine saranno Osservatorio Griffith, Santa Monica e Beverly Hills, per mantenere Hollywood e Getty Museum prima del ritorno).
In compenso facciamo una piacevole scoperta, quella dei magazzini Ross Dress for Less dove ci ri-vestiamo con poco: jeans Levis e CK a 19 $, maglietta Adidas a 10 $, boxer e slip a poco, volendo anche scarpe Asics a 25-30 $. Tutti capi in rimanenza ma di qualità.
L’8/2 SABATO dopo un bel giro completo per Hollywood che include Chinese Theater, Walk of Fame, locali, attrazioni turistiche, panorami, ecc. e un pranzo veloce, si parte per SAN DIEGO, dove soggirneremo anche la notte del  9/2 DOMENICA.
Città affascinante, 2 giorni possono bastare ma lasciano il desiderio di restarci (o di tornarci).
Abbiamo passeggiato tanto per la città, per il Gaslamp, per Coronado Island, sul lungomare, sotto la Midway (portaaerei Museo), abbiamo raggiunto il “diamante” (lo stadio di baseball) e abbiamo girato per la bellissima zona dei Musei e il Balboa Park, ma non abbiamo avuto tempo per visitare nè lo Zoo nè l’Acquario (che sono famosissimi), nè i tanti Musei del parco. Anche la Jolla, bel quartiere elegante sul mare meritava più tempo e non verso sera quando cominciava a fare buio.
E’ una città comunque molto piacevole per passeggiarci e che ti fa pensare che ci si viva volentieri (facce allegre, bei locali, persone che corrono sul mare, belle case) e forse è proprio così: dovremo tornarci per verificarlo meglio!!



Il 10/2 LUNEDI si riparte: sosta a Palm Springs al centro visitatori e passeggiata per i negozi e poi Joshua Tree National Park (ingresso per auto 15 $ per una settimana; se preferite potete fare una tessera da circa 80$ per tutti i parchi statali per l’ingresso di un’auto, valida credo 1 anno; al centro visitatori il ranger vi può dare indicazoni dettagliate e un’utile cartina per girare il parco (e capire dove sono i suoi 3 diversi accessi, abbastanza lontani tra loro viste le dimensioni del Parco). Il parco è molto originale e carino non solo da girare in auto ma anche per fare qualche breve escursione (segnalata) per vedere meglio la vegetazione o per scoprire qualche angolo caratteristico.
Dormiamo nei dintorni (Yucca Valley) e  rientriamo nel parco anche la mattina seguente
11/2 MARTEDI’ (con lo stesso biglietto del giorno precedente) per fare un altro paio di escursioni a piedi. Ne vale la pena.