sabato 2 ottobre 2010

Amarcord dei fumetti anni 60 e 70. Parte 1



E' molto tempo che non scrivo qualcosa di nuovo sul mio blog di fumetti e allora quale miglior momento per ripredere e ricordare tanti vecchi fumetti che negli anni 60 e 70 nascevano con estrema facilità e velocità e che con altrettanta velocità sparivano dopo pochi numeri o al massimo qualche annata.
E sì, a fianco dei vari Tex, Zagor, Alan Ford o super-eroi Corno/Marvel dalla lunga e acora oggi duratura vita si sono alternati tantissimi fumetti che riempivano gli scaffali dei giornalai i quegli ani e che da tempo non si affacciavano alla mia memoria.
Questa estate ho avuto l'occasione di ritrovare nell'appartamento del mare, alcuni di questi fumetti che compravo quando ero bambino magari dai ragazzi che li vendevano sulle stradine verso la spiagge o dal giornalaio anche nelle famose vecchie "buste" e mi sono reso conto che di molti di questi fumtti avevo dimenticato anche l'esistenza: Olac (o Olak a seconda degl editori che si sono succeduti negli anni 60 e 70) il gladiatore, Karl il Vichingo, Tiramolla, Akim, il Piccolo Ranger, il fumetto "Urka", raccolta di diversi personaggi, i mitici "Sdragoli" draghetti che convivevano con moderni abitanti di Camelot, di cui possiedo ancora il numero uno, seguito da pochissimi numeri a quanto mi risulta,per non parlare dei fumetti di guerra, delle "riviste a fumetti" patinate come il Monello e l'Intrepido o ancora dei tantissimi fumetti erotici e dei terribili fumetti di cronaca nera (che ho sempre trovato veramente brutti e violenti).

Di questi fumetti "minori" non ritengo facciano parte altri fumetti, come Comandante Mark, Blek Macigno e Capitan Miki, che anche se sono scomparsi dopo qualche anno dalle edicole ancora oggi vengono ristampati, hanno un loro mercato florido, è facile trovarne ancora dei numeri nei rivenditori di giornalini usati ed è facile reperire notizie su di loro nei principali siti Internet.
No io parlo di fumetti che in pochissimi ricordano e di cui si trova molto poco anche su Internet
Uno dei miei fumetti "minori" preferiti, di cui avevo parecchi numeri che al momento non ho ritrovato e nella cui ricerca mi dovrò impegnare di più, era poi il Romano Alem, stupenda risposta al francese e gallico Asterix.
Affiancato dai suoi due amici Cassius e Onass, nonostante il suo fisico non particolarmente atletico(come Asterix in fondo, qualcuno ha sostenuto che assomigliasse vagamente all'Eta Beta di Topolino, con il suo grosso ciuffone), non perde occasione di umiliare i barbari, soprattutto gli Ostrogoti, capeggiati dal loro capo Cracopio, dal figlio Gunter e dal suo luogotenente Sberlovic (nome estremamente significativo per le sberle che prendeva dai tre romani).
Con tutto il rispetto per Asterix mi piaceva l'idea di un romano che prendeva a calci i barbari, invece del contrario, perchè il romano lo vedevo sciovinisticamente come un italiano contro gli invasori.
Chissà se un tale fumetto oggi sarebbe vietato nei giornalai della Padania...

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