mercoledì 2 giugno 2010

Alan Ford e il Gruppo TNT




Max Bunker (Luciano Secchi) e Magnus (Roberto Raviola) hanno creato tanti indimenticabili fumetti (Kriminal, Satanik, MaxMagnus….) ma di sicuro il loro fumetto più longevo e famoso, ancora oggi in edicola, è nato nel maggio del 1969: il mitico “Alan Ford”, che racconta le storie e le imprese di un improbabile gruppo di agenti segreti, il Gruppo TNT, di cui Alan Ford entra a far parte per errore e che utilizza un fatiscente negozio di fiori tra la quinta e la sesta strada di New York come copertura della sua “reale” attività.
E’ un fumetto grottesco e satirico che non si prende troppo sul serio e che “graffia” a modo suo, con ironia evidente e forse (molto) celata denuncia, mostrandoci la mediocrità e cattiveria del mondo, la meschinità e prepotenza che ci circonda in maniera divertente, ma anche l’ingenuità e generosità che poche volte viene premiata (…ma per caso, quando accade…).

Credo che i personaggi del gruppo TNT siano fra i più vari, squinternati e indimenticabili di tutta la storia del fumetto italiano, se non mondiale.

Alan Ford è un giovane, biondo, alto, magro e dagli occhi azzurri, decisamente il bello e “un po’ ingenuotto” del gruppo: ci capita dentro per puro sbaglio (in realtà è un grafico pubblicitario) e non sa più uscirne (in fondo non ne è capace o non vuole e gli va bene anche così), si impegna nel suo nuovo lavoro pur non avendone le caratteristiche e capacità necessarie, è fedele verso i suoi amici che non abbandona mai e verso i suoi capi e colleghi che approfittano spesso di lui, si innamora di belle ragazze che lo sfruttano o lo abbandonano.
Non può che risultare simpatico perché è principalmente buono e sciocco, ma in fondo Bunker e Magnus sono stati generosi con lui: ha anche tante qualità dalla sua, come bellezza e giovinezza, e in fondo anche la sua ingenuità lo aiuta in un mondo duro, fatto di profittatori e miseria, a credere che tutto va bene così, ad essere sempre ottimista e a non porsi troppi problemi esistenziali. E poi anche Alan a volte saprà tirare fuori quel minmo di astuzia e cattiveria, dettata dalla necessità, che tutti abbiamo, diventandoci ancora più simpatico
Bob Rock è sicuramente la sua antitesi: brutto, basso, col nasone, con indosso sempre la solita mantellina scozzese e il suo cappello alla Sherlok Holmes che lo rendono ancora più ridicolo e soprattutto un vero perdente, arrabbiato con il mondo intero e sempre in lotta con qualcuno (i vicini, i bambini del quartiere, ecc.) , eppure è un amico “abbastanza” fedele ad Alan (tutto è “relativo” in questo fumetto) che si impegna nel suo lavoro anche se controvoglia e anche se lo fa cercando di guadagnarci personalmente (ovviamente senza mai riuscirci).
Chi invece ci riesce sempre è un altro personaggio indimenticabile, il Conte Oliver, nobile inglese decaduto (e ricercato al suo paese) ma abilissimo nelle appropriazioni di beni altrui, che rivende al suo ricettatore di fiducia. Vero gentleman inglese, si fa ammirare per motivi diversi da Alan, da Bob (nel suo caso è invidia) e anche dal venale Numero Uno e riesce sempre a cavarsela nelle situazioni più disparate con un “vantaggio personale” e spesso risolvendo anche le situazioni più critiche del Gruppo come un vero “deus ex machina”.
Il Numero Uno, il vero capo del gruppo, Sua Eccellenza: la prima volta che compare (numero 11) sembra (o è?!) un vecchio rincitrullito su una sedia a rotelle e con la barba bianca di Noè o del vecchio Abacucco, ma poi gli autori decidono per lui un futuro diverso e si rivela un astuto vecchiaccio, lucido e furbo, che sa sfruttare i suoi uomini al meglio (anche per i suoi interessi personali) tiranneggiandoli con il suo caratteraccio. Indimenticabili sono poi le sue personali “rivisitazioni” delle gesta di personaggi storici , da Omero in poi (a cui l’anziano vegliardo, che dovrebbe infatti essere più vecchio di Abacucco, avrebbe partecipato) e famigerata è la sua agendina nera, dove tiene nota di tutti i misfatti dei potenti e con cui riesce a rcattarli.
La Cariatide, capo in seconda, collegamento fra il Gruppo e il Numero Uno, ma soprattutto impegnato a dormire nel retro del negozio di fiori e a viziare la sua cavietta Squitty (altra “nemica” giurata di Bob Rock) soprattutto quando il Numero Uno entra in gioco direttamente, sminuendo il suo già flebile ruolo.
Geremia, l’anziano eterno “ragazzotto” del negozio di fiori, calvo e ingiallito afflitto da mille mali, immaginari e non, che passa le sue giornate a dormire (e lamentarsi) con la Cariatide.
Grunf, il bislacco inventore del Gruppo, pilota della prima guerra e ancora immerso in un mondo passato, ma fiero e fedele al suo ruolo, è autore di diverse invenzioni per il Gruppo, economiche ma anche di solito fallimentari. Sono fantastiche (e moderne) le sue magliette con motti “motivanti”
Cirano, un bracco italiano, altra mascotte del gruppo, un cagnone che col suo nasone ricorda molto Bob Rock e che come Bob è in continua lotta con Squtty, che cerca di “papparsi”, senza successo a causa della Cariatide, che compare dal numero 18.
Il pappagallo Clodoveo, parlante e intelligente e per questo in continuo contraddittorio con il Numero Uno, che compare però solo nel numero 100.

E indimenticabili sono anche alcuni degli avversari storici del Gruppo, tanti e vari ma primo fra tutti Superciuk, la minaccia alcolica, l’eroe che ruba ai poveri per dare ai ricchi, grasso e mascherato, forte della sua fiatata alcolica alimentata da vinacci (in fiasco) di pessima qualità, nella vita privata un povero spazzino angariato dalla moglie prepotente, (una gangster che comparirà nel numero 87) che odia a morte i poveri che imbrattano le strade (mentre i ricchi le tengono pulite…).
Sicuramente un personaggio molto moderno…se si presentasse alle prossime elezioni in Italia secondo me avrebbe grosse possibilità con una buona campagna pubblicitaria e con il suo slogan a favore dei ricchi…..

Recentemente dal numero 428 (ora siamo al numero 493), le cose sono un po’ cambiate nel fumetto. Un incidente ha praticamente sciolto il Gruppo e quasi tutti i vecchi componenti si sono dedicati ad altro.
Il fumetto a quanto sembra aveva perso molti lettori e si stava involvendo (se proprio devo essere sincero io una prima involuzione l’avevo già notata dopo i primi 80-100 numeri e ancora di più dopo il duecentesimo quando smisi di comprarlo per motivi “di età”…), Bunker ha voluto rinnovarlo per ridargli “smalto” e lettori e per fare ciò ha “cambiato” la squadra: ora il biondo Alan agisce come investigatore privato affiancato dalla nuova fidanzata Minuette Macon.
Auguriamo al “nuovo” fumetto ogni bene (e sembra che la scelta sia stata azzeccata da quello che si dice), ma certo per noi nostalgici non è più l’originale fumetto “Alan Ford”, fumetto che doveva buona parte della sua riuscita alla sua coralità e il caro Alan per essere lo stesso di prima, non può prescindere dai suoi compagni di percorso, gli altri membri originali del gruppo TNT.


Chi ama i fumetti non può non aver letto almeno una volta nella vita “Alan Ford”, almeno i primi 15-30 numeri della serie, almeno il numero 50 con le origini del gruppo, almeno il numero 100 (a colori come le centinaia dei Tex), almeno le prime storie che coinvolgono il supernemico per eccellenza Superciuk (il più sgangherato supernemico dei fumetti, che compare per la prima volta nel numero 26, poi di nuovo nel 51 e ancora nel 74 e così via) e almeno qualche storia di altri mitici avversari del Gruppo TNT, come Gommaflex, Arsenico Lupon, il vampiro Wurdalak , i Tre Rock, fratelli di Bob e infine Anten-Man, criminale che vuole avere il monopolio dell’informazione, comunicazioni ed editoria, oscurando i segnali televisivi dei concorrenti (VI RICORDA NESSUNO??) e così via.

Come dicevo “Alan Ford” è uno dei fumetti stampati in Italia più longevi (con Tex, Zagor, Topolino e pochi altri), e sicuramente uno dei più longevi nel formato pocket che ancora mantiene. E tante sono anche state le sue ristampe a cominciare dalla prima, quella chiamata “Gruppo TNT”, (da cui sono partito anche io, comprando il numero uno, il primo numero della mia raccolta mista di Alan Ford e Gruppo TNT, una delle mie 2 raccolte preferite di fumetti, anche se non l’ho completata); ancora se ne possono trovare diverse nelle edicole e ristampe ovviamente sono anche state proposte nei Classici del Fumetto di Repubblica (serie Oro e non).

Per chi non lo ha mai letto: forse questo fumetto potrebbe anche non piacervi ma il gruppo TNT Vi resterà comunque indimenticabile.
Leggetelo.

A presto Mario

2 commenti :

  1. voglio assolutamente leggerlo. Si può trovare online?

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  2. di recente è uscita una bella ristampa tutta a colori dal primo numero. Unico neo forse il prezzo 5 Euro a fumetto

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